Il 4^ turno di Coppa Italia ci vedeva impegnati al PalaFoschiatti contro l’Edera Trieste.
Ancora una volta la differenza del fondo della pista ci costringe a prendere le misure durante la partita. Un primo tempo senza grosse emozioni fino al gol di Rossetto che sblocca il risultato. Passano tre minuti e Sotlar, in inferiorità numerica con molto mestiere (eufemismo) recupera un disco e buca la porta di Laner riportando la partita in parità. Allo scadere del tempo Francon in powerplay trova l’angolo giusto e si va all’intervallo sul 2-1. Il secondo tempo inizia meglio. Pace, Francon e Carron ci portano sul 5-1 ma l’Edera non molla e la partita si fa più nervosa. I padroni di casa accorciano con Degano e Sotlar a cui risponde nuovamente Francon. Finale rovente con l’Edera in doppia superiorità, con gli arbitri incapaci di prendere decisioni in serenità senza essere influenzati. Sorrenti sfrutta la prima superiorità ma Rossetto chiude definitivamente l’incontro sul 7-4 a porta vuota. È singolare tuttavia come, e non è la prima volta che succede, ai capitanti sia concesso di relazionarsi in maniera differente con i direttori di gara. Alcuni possono parlare e protestare continuamente senza nessuna reazione ed altri vengono minacciati immediatamente di penalità per cattiva condotta se non stanno zitti.
Il commento di Matteo Francon: “È stata una partita molto “dibattuta”, in quanto sembrava di essere più in un tribunale che in un campo da hockey. Anche la fisicità non è venuta a mancare, ma nonostante ciò, abbiamo comunque portato a casa il risultato. Abbiamo sfruttato le nostre occasioni e siamo entusiasti di passare al prossimo turno di coppa Italia.”
Appuntamento ora al prossimo turno di campionato che ci vedrà ospiti del Cus Verona.
FORZA GHOSTS!!!